Il bosco di Horta
Stupore
Quando cammino nel bosco, lontano dal contagio delle malattie della “globalizzazione”, trascorre il tempo con lentezza, forse per ritrovare il senso del vivere.
STUPORE
…..Il bosco era tutto visibile, anche nell’interno; si sarebbe detto che fosse senza segreti: tale era la luce penetrante e severa, eppure stranamente dolce, di quell’ora di dicembre. I rami si potevano contare uno a uno, così erano lucidi e fermi; i sassi erano sassi; i cespugli e le fratte con un loro assopimento quasi inerte. Tutto era semplice e normale. Ma quel che vi era di straordinario, nell’aria del bosco, nell’esistere di quei rami e di quelle cime e di quei tronchi, nella presenza di quelle pietre e di quelle fratte, era lo stupore della luce, la presenza di un silenzio splendente…..
Bonaventura Tecchi da Resistenza dei Sogni
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