Van Gogh e gli ulivi

Ulivi di van gogh
“L’effetto della luce diurna e del cielo significa che ci sono argomenti infiniti che si trovano negli alberi di ulivo. Per quanto mi riguarda cerco gli effetti contrastanti del fogliame, che cambia con i toni del cielo. A volte, quando l’albero mette a nudo i suoi pallidi fiori, grandi mosche blu, coleotteri smeraldo e cicale in gran numero ci volano su, il tutto immerso nel blu puro. Poi, come il fogliame assume toni più maturi, il cielo è raggiante e striato di verde e arancione e poi di nuovo, in autunno, le foglie assumono toni viola del colore di un fico maturo e questo effetto viola si manifesta pienamente con il contrasto del grande sole nel suo alone pallido di luce limone. “
Queste splendide parole sono di Van Gogh che nel 1889 dipinse una delle sue serie più riuscite dedicata agli ulivi. Sebbene dapprima li avesse ignorati, nell’ultima parte della sua vita diede a questi alberi, come ai cipressi e ai campi di grano, un significato particolare: rappresentano il ciclo della vita, e la relazione tra uomo, natura e divino. Inoltre, le forme tortuose e le foglie luminose di quest’albero rappresentano bene i forti sentimenti, particolarmente tumultuosi proprio in quell’anno 1889 che segna la malattia del pittore ed infine la sua tragica morte.
Amo Van Gogh e la sua disperata ricerca della vita, in una vita, la sua, così difficile e ingrata.

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